Oggi stavo facendo colazione con la mia amica Carla al Cerveza Enojada, quando si è avvicinato un tizio con delle collanine che, fondamentalmente, voleva i nostri soldi. (Sulle tecniche che usano questi venditori ambulanti per estorcere il denaro - o questi estorsori ambulanti per vendere la loro merce - alla gente tornerò un'altra volta con plastici e grafici). Il tizio mi ha detto «compra una collanina», ho detto no. Mi ha detto «dammi dei soldi», ho detto no. Mi ha offerto di stringergli la mano, ho detto no. Mi ha fissato per sette secondi, ho detto no. Allora si è rivolto a Carla, che gli ha detto: «E lui era il poliziotto buono». Così il tizio se n'è andato. Prima di andarsene mi ha comunque toccato la schiena con la mano, probabilmente perché al suo paese è il modo di mandare le maledizioni ma, del resto, qui a San Paco il modo di mandare maledizioni è toccare le mani con la schiena.