Nel 1937 l'autore ungherese Frigyes Karinthy racconta in
Viaggio intorno al mio cranio l'operazione al cervello subita mentre era cosciente. Leggo la nota biografica in quarta di copertina dell'edizione italiana, dice: "Morì improvvisamente l'anno successivo, per cause mai chiarite". Mi ha fatto ridere. Immagino Karinthy che muore all'improvviso, mentre legge il giornale. Arrivano i soccorsi e un medico chiede alla moglie di Karinthy: «Che cosa stava facendo suo marito?». E lei: «Niente, leggeva il giornale!». E lui: «Ricorda qualche evento insolito, di recente?». E lei: «Mm, mi faccia pensare… evento insolito… no, tutto come sempre, Frigyes conduceva una vita molto noiosa». E lui: «E questa cicatrice tutta intorno alla calotta cranica?». E lei: «Eh? Ah, quella? Ma no, l'anno scorso gli hanno aperto la testa e ci hanno frugato dentro per qualche ora asportando cose, niente di che». E lui: «Un bel mistero. Va be', Peter, in cause del decesso scrivi:
mai chiarite».