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Ma quello che volevo dire prima di essere distratto da una divagazione, fatto decisamente insolito per me, è che stasera la Juventus gioca contro l’Atletico Madrid il ritorno degli ottavi di Champions League e ho chiesto al mio amico Roberto se gli andasse di venire a vederla da me, proprio come all’andata, quando la Juventus ha perso 2-0, ma lui mi ha risposto che non può, che deve guardarla da solo nel bunker Juventus – vorrei tanto aprire una parentesi, qui –, altrimenti perderà ancora. In realtà temo che Roberto pensi che io porti sfortuna, ma quando gliel’ho chiesto lui mi ha detto che non è assolutamente vero, di non pensarlo neanche, è solo che gli sto antipatico. Ho tirato un sospiro di sollievo, perché secondo me la cosa più importante nella vita non è certo essere simpatici, né bravi o intelligenti, ma fortunati, e non in termini di successi, ma solo perché, più dell’ottenere un risultato perché si è lavorato e perché lo si merita, a mio avviso la vera gioia dell’uomo è quella di essere il prescelto degli dei. Dunque stasera spero che l’allenatore della Juventus si ricordi che la strategia potrà essere la strada per la vittoria, ma di certo non lo è della felicità.

12.3.19