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Da un nuovo studio pubblicato su, be’, da qualche parte, è venuto fuori che parlando, ma che dico parlando, respirando, anzi, ancora peggio, anche solo pensando si possono generare goccioline che restano nell’aria per sempre. Per sempre. E non c’è modo di mandarle via. E non serve a niente restare in casa, ti vengono a cercare. Passano sotto la porta. Ma che dico sotto: attraverso. Sono goccioline, dopotutto, goccioline finissime, piccolissime, effervescenti naturali, passano attraverso il legno, attraverso l’acciaio, attraverso tutto ma non attraverso te. Eh no. Arrivate a te, ‘ste goccioline, ‘ste benedette goccioline nostre, si fermano. Si fermano e dicono: ahh, finalmente, eccoti qua, umanuccio mio. E cominciano a replicarsi. Mica il virus, no: le goccioline. Meglio il virus o la saliva della gente? A me le goccioline della gente hanno sempre fatto schifo, mica solo adesso. E mica solo le goccioline, ma la gente proprio. Il virus non ha cambiato molto sotto questo punto di vista, io dalla gente stavo distante anche prima. Praticamente adesso, imponendomi la distanza di un metro, dovrei avvicinarmi.

15.5.20