Solitario (1146)

Oggi stavo volando. Io ho paura di volare. Accanto a me c'era però un comandante. Non il comandante dell'aereo. Che fortuna!, ho pensato. Perché quando volo non so mai interpretare i segnali: le virate, i motori che diminuiscono la spinta, le vibrazioni, le turbolenze, le hostess che si lanciano col paracadute. Ma con un comandante al mio fianco…, ho pensato. Avrei capito tutto. Tutto! E volato tranquillo. E così decolliamo e il comandante prende il cellulare e comincia a fare un solitario. Perfetto, ho pensato. L'aereo vira e lui neanche una piega, via di solitario. A posto, ho pensato. Poi qualche sballottamento, ma lui tranquillo: solitario! Bene, bene!, mi sono detto fregandomi le mani. Quando eravamo in quota, però, si è addormentato. Eh no!, ho pensato, così non va. Dunque l'ho svegliato chiedendogli di farmi passare per andare in bagno. Anche se in realtà io non ero seduto dov'era seduto lui, eravamo entrambi col posto che dà sul corridoio. Ma dovevo svegliarlo. Lui ha borbottato qualcosa e poi, visto che ormai era sveglio, si è messo a giocare al solitario. Ottimo!, ho pensato. Poi però l'aereo ha cominciato a fare dei rumori strani. Il comandante, neanche una piega: solitario. Ok, ho pensato, va bene. Poi l'aereo è diventato silenzioso, come se si fossero spenti i motori, e ha cominciato ad andare giù. Guardo il comandante: una pasqua. Mm, ho pensato. Staremo già atterrando? Glielo chiedo: stiamo già atterrando? Lui mi guarda e mi dice: no. Poi riprende col solitario. Nel frattempo scendono le mascherine, a bordo qualcuno comincia a pregare, a piangere. E il comandante? Solitario. Poi il comandante alla guida dell'aereo dice all'altoparlante: signori, purtropppo stiamo precipitando sulle montagne, preparatevi all'impatto, oppure no, cambia poco. Guardo il comandante seduto di fianco a me: solitario. E che cazzo!, dico. Ma non si accorge di niente?!, gli dico mentre con una manata gli faccio partire il cellulare. Lui mi guarda, poi recupera il cellulare dal pavimento, guarda il solitario, poi fuori dal finestrino, poi torna al solitario. Così l'aereo si schianta. Sopravvissuti? Neanche a dirlo, io e il comandante. Non quello che pilotava l'aereo. Gli vado vicino - siamo sul Monte Bianco, fa freddo - e gli dico: comandante, tutto bene? Lui sta trafficando col cellulare. Cerca di chiamare soccorso, penso. Poi guardo il display: solitario. Mm, penso. Lui a quel punto si accorge di me, mi guarda e mi fa: non dovevo mettere la donna di quadri. Io guardo il display e poi gli dico: no.

21.11.22