Poi basta (1207)

Va bene, non vorrei che il mio taccuino elettronico diventasse un taccuino elettronico dove parlo solo di scacchi e, precisamente, solo di errori che fanno i non scacchisti quando parlano di scacchi, o forse sì, lo vorrei. Ma ricordo (a me stesso) che questo resta comunque un taccuino dove si parla principalmente di cinema, libri, tramezzini con funghetti e maionese e ovviamente di me e dei miei sogni, per esempio quello di riuscire a dormire. Però, ecco, ancora due cose sugli scacchi prima di non parlarne più per almeno sette giorni. La prima è la mail di una lettrice, Giorgia, che mi dice: «Ciao. Ti scrivo per dirti che trovo i tuoi post sugli scacchi molto pesanti e noiosi, ma è anche vero che non conosco le regole del gioco, non guardo nemmeno le figure e mi stai un po' sul cazzo, non so se può influire». Le ho risposto: «Non credo, Giorgia». Poi, ultima cosa, neanche a farlo apposta vedo che oggi il Corriere della Sera riporta un video di una partita tra due Gran Maestri di scacchi che giocano su un tavolino senza scacchiera. I due sono Praggnanandhaa e Duda, numero 29 e 19 del mondo. Il titolo del video sul Corriere dice che i due "ricordano tutte le posizioni a memoria"
una frase che non ha molto senso, visto che non stanno giocando alla cieca, né riproducendo una partita del passato. Quello che fanno è riuscire a vedere le caselle della scacchiera anche se non ci sono. Nella descrizione poi il Corriere dice che i due "giocano a una velocità impressionante, posizionandoli - i pezzi - con estrema precisione su un tavolo nero senza alcun riferimento". In realtà la velocità è impressionante per chi non gioca a scacchi, ma è tutto sommato normale per chi gioca abitualmente a tempi brevi: alla stessa velocità giocano anche i dilettanti, il problema se mai è la qualità delle mosse, ma è un problema rispetto alle mosse dei Gran Maestri che certo non migliora aumentando il tempo a disposizione: quelle di un dilettante saranno sempre inferiori. Fa sorridere anche "posizionandoli con estrema precisione", perché non si tratta di precisione, ma di metterli o no sulle caselle della scacchiera, anche se la scacchiera non c'è. E infine dice "senza alcun riferimento", però questo non è vero. Si può notare infatti, già nella stessa foto pubblicata dal Corriere, come i due abbiano preso dei pedoni bianchi - da un altro set di pezzi, a quanto si può intuire, quindi verosimilmente sin dall'inizio della partita - e li abbiano disposti ben in fila alla destra di Duda, così da segnalare le traverse della scacchiera. Quindi un piccolo riferimento c'è. Sarebbe interessante vederla dall'inizio, questa partita, ma ho trovato solo video del finale. Ero curioso di vedere quanto fossero buone le mosse dei due, tenendo conto che stanno comunque giocando lampo, ho riportato la posizione sulla scacchiera e l'ho fatta analizzare al computer. Nel momento in cui il video comincia, la posizione è pari, ma poco dopo entrambi commettono errori che, da soli, basterebbero a consegnare la vittoria all'avversario, nessuno dei due se ne accorge, finché l'ultimo errore di Pragg porta Duda a un finale vinto. Gli errori credo siano da imputare più alla velocità del gioco che all'assenza della scacchiera. Il tutto resta comunque notevole e, per uno scacchista, forse anche per un non scacchista, forse anche per Giorgia (che saluto affettuosamente), affascinante:

31.8.23