Synecdoche, Maranello (1208)
Leggo che l'attore Pierfrancesco Favino ha detto di essere «Stanco di accettare che attori stranieri interpretino personaggi italiani», in merito al fatto che nel film Ferrari di Michael Mann, presentato a Venezia, il ruolo di Enzo Ferrari è stato affidato a Adam Driver. «È appropriazione culturale» ha spiegato Favino. Il problema di Favino, a quanto ho capito schiacciando un pisolino appena dopo aver letto il titolo, è l'accento di Adam: per quanto Driver sia un bravissimo attore, bravo quasi quanto Pierfrancesco Favino, ha detto Favino, non ha l'accento romagnolo. Favino ha dunque suggerito come possibile interprete di Enzo Ferrari il bravissimo Pierfrancesco Favino, che però, ha fatto notare il bravissimo Adam Driver, è romano. Favino ha ribattuto che se lui non può interpretare Kennedy, allora è giusto che un italiano non possa essere intepretato da uno straniero. Strano che Favino abbia fatto l'esempio di Kennedy, ha detto Driver, perché Jacqueline Kennedy, nel film Jackie, di produzione americana, è stata interpretata da Natalie Portman, che è israeliana. Ma naturalizzata americana, ha osservato Favino. Vero, ha detto Driver. Il film verrà comunque doppiato, ha detto Driver, probabilmente da Favino, ha detto Driver, che farà tutti i personaggi e anche i rumori dei tubi di scappamento. Favino non ha smentito e non ha confermato. Driver ha anche detto di essersi chiesto se secondo Favino è giusto che una persona deceduta sia interpretata da una persona viva, è appropriazione esistenziale. Forse dovrebbe essere interpretata da una persona deceduta, no?, ha detto Driver, non è giusto approfittarsi così degli attori deceduti, forse Enzo Ferrari doveva essere interpretato dal bravissimo Ivano Marescotti, ha detto Driver, anche se Marescotti era calvo mentre Ferrari era pieno di capelli, è appropriazione tricologica. Favino non ha ribattuto, affermando di non capire bene quello che stava dicendo Driver a causa dell'accento di Driver. Penso anche, ha detto Driver, che l'attore che interpreta Ferrari dovrebbe avere almeno una Ferrari, e io ne ho nove, ha detto Driver, tu quante ne hai?, ha chiesto Driver a Favino, che ha scosso il capo. Per non parlare del fatto che Driver vuol dire pilota, ha detto Driver. E allora?, ha detto Favino, dimostrando improvvisamente di capire tutto benissimo. No, così, ha detto Driver, pensavo potesse aiutare. No, ha detto Favino. Va bene, ha detto Driver, scusa. Il regista Micheal Mann ha chiuso allora la disputa affermando che girerà una seconda versione di Ferrari dove tutti saranno italiani, compreso il regista (che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere il bravissimo Pierfrancesco Favino).