Solo merluzzi italiani (1237)

Stamattina leggendo i giornali mi sono imbattuto in questa dicitura: «Il ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare». Lì mi sono fermato e ho pensato: che strano quel "sovranità alimentare". Che cos'è la sovranità alimentare?, mi sono chiesto. Sembra una combinazione di parole un po' ingenua. Cioè per esempio che il grano italiano è superiore al grano straniero? Ma lo spumante italiano non è superiore allo spumante francese, per esempio, così come il miglior merluzzo è norvegese - non lo so, una nazione con merluzzi a caso - e non italiano, e così via. Quindi, mi sono chiesto, il ministero della sovranità alimentare difenderà ciò che è quasi certamente, se non oggettivamente, o comunque almeno tecnicamente - date le conoscenze finora in nostro possesso, e con "nostro" intendo "dell'umanità" - superiore rispetto a un medesimo prodotto di nazionalità diversa, o difende i prodotti italiani in quanto italiani, e basta? Perché in questo secondo caso non sarebbe una posizione molto sensata (mi ricorda zia Mariuccia che è tutta contenta se vede la scritta "prodotto in Italia", anche se si tratta di un tamarindo). Ma al di là di questo, il mio vero dubbio era: si chiamava così anche prima, questo ministero? Perché l'avrei notato, credo. Qui si sono aperte due possibilità: che fosse un nome risalente al fascismo; che sia stato rinominato così di recente. Ho controllato, ed è stato rinominato così di recente, ovvero l'anno scorso. Sovranità alimentare, dunque. Fa un po' ridere, però. Mi immagino delle guardie vestite come wurstel (del Trentino, ovviamente), che piantonano una porta di marzapane tempestata di canditi, in un palazzo che è un gigantesco panettone con funzionari che rilasciano documenti su fette di mortadella, e poi a un certo punto esce il Ministro della sovranità alimentare, non il ministro attuale, ma un nuovo ministro, il prossimo (va costruito prima tutto il palazzo di panettone), che me lo immagino come il Creosoto dei Monty Python (i Monty Python sono di Viareggio, ha affermato il ministro della cultura e della sovranità artistica), e con le sue truppe armate di forchette e coltelli parte alla volta della Francia per conquistare e annettere la montagna di Reims.

8.12.23