Zecche giganti (1296)
Per tutti gli amanti degli insetti e delle malattie e della morte: leggo che sono arrivate in Italia, nel Nord-Est (ma non temete, sono già in viaggio su un Frecciarossa per raggiungere il resto del paese e in particolare la vostra camera da letto), le zecche giganti. Uno pensa: ma magari non attaccano le malattie come quelle non–giganti. Sbagliato: le attaccano. Le attaccano eccome!, oserei dire. Non vedono l'ora di attaccarvele. Le zecche giganti hanno alcune particolarità nuove rispetto alle vecchie, stupide zecche di una volta: intanto, va da sé, sono giganti. Giganti quanto? Non tanto. In effetti sono ancora piuttosto piccole se paragonate, che so, a un cane gigante. Il giorno in cui le zecche saranno più grandi di un cane gigante, ci basterà scambiare i nomi, il cane sarà la zecca e la zecca il cane, e ovviamente in casa terremo la zecca, molto più affettuosa. Anche quella zecca attaccherà le malattie? Sì. Per adesso comunque sono solo più grandi delle vecchie zecche, diciamo grandi come una cimice (non-gigante). Questo rende molto più semplice individuarle una volta che si saranno attaccate alle vostre carni. Comodo, vero? Purtroppo, essendo zecche giganti, averle individuate non servirà poi a molto. Come individuare un coltello conficcato tra le scapole. Avete mai sentito dire «per fortuna che è bello grande, così me ne sono accorto»? No. Altra particolarità - e sto citando testuale - le zecche giganti hanno gli occhi. Non sapevo che le zecche normali non li avessero, pensavo che tutti gli esseri viventi avessero gli occhi. A quanto pare non è così. Be', le zecche giganti hanno anche gli occhi. Uno dice: buon per loro. Uno dice: che si leggano un libro! Pensate quando avranno l'umorismo. Comunque no, non usano gli occhi per leggersi un libro o guardarsi il panorama e sospirare dinnanzi a un bel tramonto, non so neanche se possono sospirare. Usano gli occhi per inseguire le prede. Gli insetti sono così, se hanno una cosa la usano nel modo più efficace possibile. Gli insetti vanno al sodo. Ho gli occhi? Fammi un po' vedere se c'è qualcuno da mordere. Eccetera. Le vecchie zecche stavano ferme e aspettavano che qualcuno, passando, le raccogliesse. Non volontariamente. Non come le fragole, intendo. Le nuove zecche giganti vi vedono e, dopo avervi visti, vi attaccano. Bello, no? Vi vedono dalla distanza e, dice l'articolo, vi inseguono. Vi mettete a correre? Anche loro. Girate a destra? Hanno gli occhi, girano a destra anche loro. Salite sul bus? Anche loro. Sono abbastanza giganti da prendere il bus ma ancora abbastanza piccole da non dover fare il biglietto. Poi, una volta che vi hanno visto, inseguito, attaccato e morso, be', siete nella merda, inutile girarci intorno. Tutto quello che vi resta sono le ben note tecniche per staccarle, uguali a quelle delle vecchie zecche, e ugualmente inquietanti. Le riassumo brevemente per quando verrete morsi, probabilmente entro lunedì: girate sempre con un paio di pinzette. Così dicono. Perché avete un tempo limite per rimuovere la zecca prima che sia troppo tardi. Trattandosi di zecche giganti, meglio una pinza per polpette. Quindi cercate di pinzare l'apparato buccale - espressione già di per sé ripugnante - evitando di: schiacciare il corpo della zecca, perché altrimenti la zecca vi rigurgita nella cute e vi lascio immaginare le conseguenze; di toccare con le mani o con la lingua la zecca, per non farvi mordere due o tre volte invece di una, che già basta. Spesso, leggo, il rostro della zecca (la zecca è fatta solo di parole disturbanti: buccale, rigurgito, rostro) resta all'interno della cute (cute): deve allora essere estratto con ago sterile e pinzette sterilizzate, poi di corsa a fare una bella antitetanica e, se avete fatto tutte queste cose e vi dice bene, forse - forse - non vi verranno delle brutte malattie. Ah, è consigliabile conservare il corpo della zecca in una boccetta - una bottiglia per la zecca gigante - con alcol a 70% per, sto continuando a citare, una successiva identificazione morfologica. Proprio così. Solo queste precauzioni in caso di morso vi dovrebbero far passare la voglia di uscire di casa. Ultima cosa: la zecca gigante non è più costretta a stare dove c'è l'erba alta, visto che adesso, come detto, ci vede, quindi la si può incontrare ovunque, anche al cinema. Volevo parlarvi anche della nuova specie di ragni giganti che si stanno diffondendo in America - e che presto arriveranno anche da noi, arriva tutto anche da noi -, grandi quanto una mano, ma penso che per oggi basti così.