Come diciamo qui a Praga (1342)

Ogni tanto mi scrive un umile lettore di questo umile taccuino elettronico. In genere è per dirmi quanto io sia straordinario, altre volte è per segnalarmi cose che potrebbero farmi ridere (i lettori sanno quanto io ami ridere, e quanto sia incline a farlo). Questa volta mi ha scritto Matylda, una ragazza cieca di Praga. Pubblico in questo appunto la sua mail, perché esprime una richiesta che potrebbe interessare anche altri lettori menomati: 

Ciao Joey, leggo sempre il tuo taccuino elettronico, cioè a dire la verità me lo faccio leggere da mia nonna Margareta, ovviamente. Volevo chiederti, siccome la nonna ha una certa età, se puoi scrivere molte più cose sessuali, sessiste o semplicemente volgari, perché vedo che quando lo fai si sganascia (la nonna è misogina e quando inveisce contro le donne si colpisce alla testa con il bastone da passeggio. Anche quando si sganascia si colpisce alla testa con il bastone da passeggio). Infine una curiosità: è per caso prevista una versione del tuo taccuino in braille? Perché anche la nonna è cieca e penso ne trarrebbe beneficio durante la lettura. Se pensi di farlo, affrettati, perché purtroppo non le resta molto da vivere, poverina (sto aggiungendo del tallio alla sua zuppa di barbabietole da questa primavera). Bene, penso sia tutto. Grazie per l'attenzione e, come diciamo qui a Praga, a presto!

10.10.24